Nel corso degli ultimi mesi vi è stato un vero e proprio boom di richieste di magliette Supreme e felpe Supreme New York. Considerato uno dei più famosi e ambiti marchi streetwear, Supreme NY affonda le radici del suo successo nei primi anni Novanta a New York. Poi il boom negli USA e negli ultimi anni anche in Italia, soprattutto grazie a Fedez.
Entriamo nei dettagli e scopriamo la storia di questo brand, ma soprattutto impariamo a distinguere i fake da Supreme originali.
Supreme NY: la storia
Supreme New York nasce nel 1994 come brand skateboarding ad opera di James Jebbia. La storia di questo marchio è legata in modo imprescindibile alle vicissitudini personali del suo fondatore. Classe 1963, Jebbia non è americano, bensì un britannico che a 19 anni decide di trasferirsi nella Grande Mela. È il periodo in cui emerge in modo prepotente la cultura skate e, intuendone il grande potenziale, Jebbia decide di sfruttare l’onda aprendo nel 1994 un negozio di skate su Lafayette Street. In poco tempo ecco la comparsa delle prime magliette con logo rosso e scritta bianca Supreme.
La clientela target Supreme vede anche ragazzi che amano mixare capi Levi’s con Vuitton e Gucci: Jebbia realizza perciò la Supreme felpa con cappuccio. Qualità ottima, quindi le persone sarebbero state disposte a pagarle di più. Mai intuizione fu più azzeccata. Le felpe riscossero subito un grande successo e nel giro di un anno ebbero la stessa sorte anche i cappellini Supreme e le Supreme t shirt. A favorirne il successo è stato sicuramente il lavoro di Barbara Kruger e le collaborazioni con altri importanti brand, come Anti-Hero, Vans, The North Face, Nike, Undercover, COMME des GARÇONS.
Supreme NYC arriva in Italia
Per acquistare maglia, borsa e felpe Supreme è facile: basta recarsi in uno dei tanti Supreme store oppure comprare comodamente da casa su Supreme shop online supremenewyork. A rendere unico questo brand vi è anche la tiratura limitata delle collezioni che spesso porta a vedere immense code di fronte agli store in occasione del lancio di un nuovo modello. L’elemento di esclusività, infatti, contribuisce ad accrescere il desiderio di indossare un capo Supreme e proprio questo porta le persone ad essere sempre informate sulle novità del marchio.
Grazie alla sua capacità di essere sempre dal lato dei giovani e rispecchiare la coltura underground, Supreme è diventato in poco tempo uno dei marchi di moda più appetibili, andando a creare una vera e propria Supreme community. Negli ultimi anni, ad aumentare la diffusione del brand in Italia sono stati i post Instagram di Fedez e Chiara Ferragni. Spesso, infatti, è possibile vedere post del rapper e della nota influencer mentre indossano una felpa Supreme Louis Vuitton o la borsa Supreme. In questo modo sempre più giovani hanno deciso di avvicinarsi a questo brand.
La partnership Supreme Louis Vuitton
Nel corso degli anni il brand si è avvalso di numerose collaborazioni con alcune delle più famose e apprezzate aziende di moda, come ad esempio Nike, Timberland, Lacoste, Stone Island e Louis Vuitton. Proprio quest’ultima ha visto la realizzazione di una Capsule collection prêt-à-porter, accessori e bijoux. L’obiettivo è quello di unire la moda del mondo skater, rappresentata da Supreme, con quella del lusso più sfrenato di Louis Vuitton. In questo modo si riesce a creare il giusto connubio – Louis Vuitton Supreme – per riuscire a rispecchiare le esigenze dei ventenni e trentenni che vogliono combinare i due stili.
Come riconoscere Supreme fake e Supreme originali
Se decidete di acquistare un capo Supreme fate attenzione ai falsi. Purtroppo in circolazione vi sono numerosi fake e per questo motivo è importante sapere come riconoscere gli originali.
Uno dei metodi più utilizzati per riconoscere un capo Supreme originale sono le lettere del logo. Se quest’ultime risultano troppo appiccicate l’una all’altra si tratta di un fake. La lettera P deve avere un ovale perfetto e l’asticella che compone questa lettera deve concludersi in modo dritto e netto. Nei capi falsi, inoltre, la lettera E finale risulta generalmente più in alto rispetto alle altre che formano il marchio. Prestate attenzione che non vi siano sbavature di cucitura e soprattutto ricordatevi che si tratta di capi di qualità. Se il tessuto non vi convince e o i colori sono strani, quasi sicuramente si tratta di un’imitazione.
In particolare se decidete di acquistare una maglia Supreme bisogna controllare la cucitura del colletto. Rispetto alla maggior parte delle magliette, ad esempio, non si tratta di una doppia cucitura. Il logo Supreme NYC sul retro dell’etichetta della taglia, inoltre, risulta leggermente trasparente. Se si tratta di un fake, invece, la scritta risulta piuttosto evidente. La felpa Supreme originale con cappuccio presenta lacci piatti. Se invece sono delle stringhe si tratta di un falso. Tutte le cuciture devono essere ordinate, con un disegno lineare.
Caso Supreme Barletta
Un esempio di Fake Supreme tutto made in Italy è il caso Supreme Barletta. L’azienda italiana, infatti, ha deciso di commercializzare capi simili a quelli del brand streetwear approfittando del fatto che Supreme NY non avesse registrato il suo marchio in Italia. Considerata una situazione di “legal fake”, in cui un’azienda “per caso” ha lo stesso nome e produce capi simili a quelli un’altra azienda di un altro paese, Supreme Italia made in Barletta, non ha nessun legame con l’originale Supreme NY, ma si tratta semplicemente di una copia dello stile e del nome del brand.